A me, Özpetek, mi fa una pippa. Lo pensavo ieri pomeriggio mentre servivo il brodo color sedano alle quattro del pomeriggio perché come sempre arrivo lunga coi tempi. Adotto le persone problematiche, fuori dal coro, le porto a casa, i randagi, adoro ascoltarli seduta a tavola tra un bicchiere di vino e un fiume di parole che si aggrovigliano pree dei bisogna o si deve, li adotto e diventano parte della famiglia, con tutti i difetti e le fragilità e le insicurezze che hanno in pancia. Si vedrà che a volte mi estraneo e le guardo da fuori? Sono così belle e colorate e diverse e simili a me. La sera prima invece sono stata dall'altra parte con le famiglie di sangue, i bambini, i cellulari, la terra di mezzo dei non si può, vorrei, vista la smart tv?
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