lunedì 19 novembre 2018

Alberi connessi

Quindi ormai ci siamo, arriva l'operazione e poi si ricomincia. Sono stravolta, epperò devo ammettere che al di là della stanchezza, del male e soprattutto del non mangiare, per la prima volta il comando ce l'ha avuto il corpo. È stranissimo, tipo che prima se devo descrivermi ero come un'opera di Kandinskij, tutta testa sparsa confusionale e caotica, il corpo solo qualche guizzo di colore qua e là, ma la stanchezza non si sentiva, sempre dritto non mollare, alla faccia del nervoso e lo stress. Adesso invece, più che un'opera, a me mi pare di essere un albero, coi piedi pesanti piantati per terra, il corpo connesso, la testa tranquilla. Il resto no, ma sta sensazione qui, dopo l'operazione spero tanto rimanga, è un dialogo importante.

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