venerdì 24 agosto 2018

Caselline rosa coi bordi sfumati

Cammino per scrivere perché ho un nervoso molto forte, tanto forte che è tutto il giorno che al lavoro resisto, poi sono salita in macchina, ho ascoltato quando di Pino Daniele e sono scoppiata a piangere tipo una fontana.
Ho un difetto enorme, che è quello di annoiarmi facilmente e di voler sempre far qualcosa di diverso e stimolante, invece è un periodo che lavoro tipo con degli zombi ben contenti del loro ritmo, a loro non gli interessa correre, pensare, creare qualcosa, non gli interessa mi sa nemmeno niente, e sto bradipamento è tremendo.
Mollali mi dico, cercati dell'altro, stavi lì perché eri convinta di cambiare le cose e perché di fianco avevi una persona intelligente - seppur cagacazzo - che la pensava come te, ora sei circondata da gente che non gli interessa niente, sei lontana anni luce dal - seppur cagacazzo - e soprattutto dal puntino che volevi raggiungere, cosa fai ancora lì?
Di questa settimana, se devo pensare due cose una bella e una brutta per ragionare su sta situazione e trovar na quadra, come cosa bella mi viene da dire che io, a sto - seppur cagacazzo -, gli ho detto ridendo che abbiamo in effetti uno strano rapporto, che secondo me è una frase bellissima. A me, il nostro in effetti è uno strano rapporto davvero strano, tipo che invece di tener il muso e non parlare per 15 giorni come di solito faccio quando mi incazzo, io questa persona intelligente - seppur cagacazzo - lo mando subito a fanculo in tutte le lingue del mondo all'istante, poi siccome le parole mi tornano indietro tipo boomerang, dopo mentre mi manda a fanculo lui, pian piano le ingoio e le risputo e mi passa. Lui non riuscirà mai ad inquadrarmi nelle sue cazzo di caselline Excel, io non riuscirò a fargli staccare i piedi da terra, eppure alla fine delle nostre litigate, un punto di partenza si trova sempre, alla fine qualcosa di costruttivo lo creano.
Ma veniamo alla cosa brutta. Ieri ho pensato un progetto che coinvolge le persone in modo attivo per recuperare energie sostenibili. Mi sono innamorata della mia idea, mi piaceva proprio pensare in un momento così di merda di riuscire a realizzare qualcosa di positivo per noi.
Presentandolo, mi son sentita dire dal demente zombie che dovrebbe lavorare al progetto con me, che la mia è un'idea comunista che rischia di far fare azioni positive a marocchini in ciabatte, ottenendo solo un effetto cafone. Ecco, con sto demente non mi sono uscite le parole, non usciranno manco tra mesi, ho pensato solo che il mondo sta rotolando, che ste merde ignoranti e razziste van fermate, che non voglio proprio lavorare con gente convinta di sapere tutto, poi sono andata via, tanto il progetto non l'ha nemmeno letto e sicuro non lo abbandonerò mai.
Il mondo, boh, forse non riuscirò mai a cambiarlo nemmeno un pochino, forse è vero che sono solo un'illusa convinta di vivere nel mondo dei puffi, ma mentre razionalmente lo so che devo cercare dell'altro se l'azienda non mi offre alternative, nella mia pseudo casellina Excel (rosa), al momento le uniche cose che riesco a inquadrare sono che del mio entusiasmo ho bisogno come l'aria, che non tutto il mondo è uguale, che non avrò mai paura di mettermi in discussione e di difendere le mie idee, e soprattutto che il mio puntino di arrivo, quello di partenza, quello sociale, culturale, economico, religioso e politico, tutti i puntini del mondo sopra e ben più grandi del mio, tutti uniti insieme, tutti i puntini su sempre più su, noi, il mondo, siamo io e te.

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