John Nash ha vinto il Nobel per le teorie matematiche sull'equilibrio ed era schizofrenico. Hanno avuto crisi e vite n'attimo tormentate Newton, Van Gogh, Baudelaire, Apollinaire, Goethe e soprattutto i miei adorati Munch e Bacon. Per non parlare della musica, tipo che Satie girava con dodici vestiti identici e un martello per autodifesa in tasca, scriveva solo a se stesso e mangiava unicamente roba bianca, compresi frammenti di ossa. La verità è che non esiste un equilibrio unico e ben definito, tutti abbiamo i nostri mostri e ci arrabattiamo alla meglio per esprimerci, allora a parte che bisognerebbe volerci un gran bene al nostro colore, suono, parola, idea, o quello di unico che buttiamo fuori, perché tutti almeno una cosa la buttiamo fuori, bisognerebbe anche imparare a conoscerli i nostri difetti, e non dico accettarli al primo colpo, ma almeno ogni tanto farci il solletico. Ci sei ancora? Mi stai leggendo oppure ci hai mollato? Si capisce te che leggi cosa voglio dire? Nel mio cazzo di percorso c'è stato un periodo che mi sono sentita un vetro trasparente freddo e senza forma ma tagliente, poi piano piano la fatica di accettarsi tutto è un po' cambiato, allora adesso coi mostriciattoli sto imparando a conviverci, coi difetti pure, che rottura la perfezione, quella mai, però non sono più vetro, adesso sono più una forma di groviera per niente sesxzi e coi buchi sparsi qua e là, si colmeranno forse sti buchi, diventerò magari pure qualcosa di più buono e profumata, che la groviera mica mi piace, ma per ora va bene così.
domenica 28 febbraio 2016
venerdì 19 febbraio 2016
Fiducia
Ieri sera in tivù ho sentito dire ad Emma Bonino una frase di quelle che ti aprono il cervello in due e ti dovrebbero far riflettere da matti, una frase che mi è infatti molto moltissimo piaciuta, una frase cioè che noi italiani certi lavori proprio non li vogliamo più fare, allora li facciamo fare agli emigrati, ma se a loro, gli emigrati, affidiamo la pulizia della casa e soprattutto la cura dei nostri bambini e genitori, che sono il nostro bene più prezioso, come cazzo facciamo poi a dire che non ci fidiamo di loro? La Bonino l'ha detta meglio e soprattutto non ha usato la parola cazzo, che è mica poccia come me, lei, ad ogni modo questo concetto qui spero apra tanti cervelli.
venerdì 12 febbraio 2016
eccetera
Non ho un neo sulla guancia, sono capace di fingere. L'amore è pulito, siamo noi. Sono alta, per capirsi non parlare. Non ho paura, sgomito. Femmina, sognare ad occhi aperti ci si legge. La follia è petto, so cucinare. Ridere non serve, la dizione è spontanea. I giorni ritornano, le stagioni sono quattro, la pazienza infinita. Un perché c'è sempre, i sassi nello stomaco sono leggeri. La luna a ci cresce, a di cala. Questo è vero, eccetera eccetera eccetera, io sono l'eccetera.
sabato 6 febbraio 2016
randagi
Kevin Peterson |
Chissà come dev'essere farsi addomesticare, tipo farsi adottare, non essere porcocazzo così selvatici e dannatamente indipendenti, lasciar guidare gli altri e fidarsi senza stare sul chi va là, chiudere gli occhi e dormire bene veramente, boh non lo so a me anche solo a pensarci mi manca l'aria e mi perdono le parole e altre allergie varie ed eventuali eccetera eccetera, io secondo me non ci riuscirò mai. Ci sono veramente quelli che credono che la famiglia sia madre padre e bambini rigorosamente due, ci son però anche quelli che siccome rido sempre son convinti sia stupida oppure leggera, mica ci pensano che a soffrire veramente, dopo certi attimi si apprezzano di più. Ma andiamo avanti.
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