giovedì 28 febbraio 2013

spring

photo by Josipa Bjelobrk

Per me domani sarà il primo giorno di primavera e se dorme ancora la campagna o mi guarda non so, so che ho bisogno di luce, di sole, di pensieri leggeri che se volano e si perdono nessuna paura, sono stanca di respirare nebbia, basta aria ed acqua fredda, basta silenzi, basta nubi terra e foglie cadute.
Sono stati sei mesi troppo lunghi e bui ed io cosa sono adesso non lo so, ma ho bisogno di tornare come sempre, ora. 

mercoledì 27 febbraio 2013

Nessuno appartiene ad un altro



Nessuno appartiene ad un altro? Non lo so questo, so solo che
certe volte bisogna perdersi del tutto per ritrovarsi di nuovo.

martedì 26 febbraio 2013

della confusione

Ieri siamo riusciti ancora una volta a perderci sempre più nel labirinto e non so se e quando ritroveremo un po' di chiarezza, so che di polis per il momento nemmeno l'ombra e che l'unica cosa che mi viene da cantare oggi per sdrammatizzare è Dancing in the Dark, ma niente Boss e Courteney Cox, no, nella mia città oggi ballano questi strani disegni di Minoura Kentaro che confusi lo sono, ma molto meno di certe persone che la scintilla l'hanno persa da un bel po'. 
 

lunedì 25 febbraio 2013

due

Ma il karma, di preciso, che cavolo è? Un rito, un atto religioso, il principio di causa effetto tipo se faccio questo la conseguenza è quella? Non lo so.
So solo che sabato notte, mentre guardavo i fiocchi di neve cadere, ovviamente senza ombrello, mi sono sentita molto molto spirituale.
E alla faccia di chi guarda solo le stelle cadenti in agosto al mare, io, al freddo e al gelo, ho fatto pensieri poeticovattati del tipo che nessun fiocco segue la direzione dell'altro, che se li guardi cadere dal basso dopo un po' stordiscono ma il loro silenzio riesce a togliere ogni confusione, che sono tutti diversi ma si fondono alla perfezione come fossero destinati a diventare uno e via via in un crescendo che alla fine mi ha ricoperto completamente la testa di neve.
E forse, forse, un po' ho esagerato, perchè poi, mentre dormivo, mi sono sentita abbracciata e al risveglio mi sono trasformata nel fiocco di neve femmina più romantico del mondo, pensando a chi mai potesse abbracciarmi così fortissimimamentefortissimo con la forza del pensiero e a quanto quella sensazione fosse rassicurante, magica, meravigliosa in un crescendo di aggettivi genericospirituali che secondo me comunque si avvicinavano alla definizione di karma.
Magari ti stai semplicemente ammalando, mi ha detto un fiocco di neve maschio con una calma ed un rapporto causa effetto decisamente poco poetico, ma tanto pratico pragmatico.
Ed io lì per lì, incompresa offesa tipo la Callas fischiata all'Opera di Paris, non ho nemmeno provato a spiegare i miei viaggi spirituali, poi però la febbre è arrivata veramente e mentre mi sentivo abbracciare tutte le giunture possibili ed immaginabili, ho realizzato che no, ancora non l'ho capita bene questa storia del karma, ma che comunque i rapporti migliori sono sempre tra due fiocchi complementari.




venerdì 22 febbraio 2013

Perchè proprio di venerdì?

- La domanda per il post?
- Perchè proprio di venerdì?
- Perchè la domanda te l'ho sempre chiesta oggi.
- No. La domanda è Perchè proprio di venerdì?
- Proprio cosa?
- Di venerdì. Non ho trovato altre domande che non siano chissà quando questa.
- Quando o quanto?
- Chissà.
- Mi sembra coerente e in linea con le altre domande del venerdì, un po' come il sole quando nevica.
 
E oggi, lo ammetto, non ho nemmeno provato a darmi una risposta da sola, tanto non ci sarei riuscita, troppa confusione e stanchezza questa settimana, sono andata subito alla ricerca della vecchina del parco che, nonostante la neve, era là in compagnia di un cappello coloratissimo e di qualche fagiano:
- Perchè proprio di venerdì? Perchè è la fine e l'inizio del fine. Tu tieni tutto, non buttare nulla, che in un giorno non si costruisce niente, i modi e i tempi giusti si trovano senza fretta.
E un po' come il sole quando nevica chissà quanto quando, è molto rassicurante accorgersi di come la confusione piano piano stia andando via.
 

giovedì 21 febbraio 2013

Here Comes The Sun

 
Vero, sta nevicando ininterrottamente da questa mattina, ma certe cose le senti, manca poco, ho anche visto i lamponi, questo lunghissimo e freddo inverno sta finendo, and I say It's all right.

mercoledì 20 febbraio 2013

hug each other

Che fuori piove un mondo freddo e l'accappatoio azzurro dov'è, che il cerotto mi sta sfumando, che vorrei essere al mare d'inverno, che non lo so perchè ma oggi no. 
E domani forse forse nevica, ma fa lo stesso, no.
Vorrei solo starmene protetta sotto la copertina magica, lontana da chi ti fa del male senza nemmeno accorgersene e dalle parole che troppo spesso vengono dette senza darci il giusto peso.
E nel mio nido vorrei abbracciare solo te, almeno per un po'.
  

martedì 19 febbraio 2013

sweetness

.....

di Copernico e delle vite parallele

Che oggi pure il doodle di Google è dedicato a Copernico e lo devo ammettere, io di astronomia non ci ho mai capito niente, l'ho usata pure come scusa per staccarmi di dosso un provolone che cercava di farmi vedere non so quale costellazione.
Comunque, per Copernico, al centro ci sta il sole, non la terra e a me fa ridere pensare che ancora oggi ci siano persone tanto piene di sè da credersi al centro di tutto.
Che poi liberissime di fare quello che vogliono, ma a me piace di più pensare a vite parallele che stella a stella girano sospese nel vuoto, ma alla fine ce la fanno sempre a sbucare da qualche parte e a scaldarsi il cuore.

domenica 17 febbraio 2013

equilibrio

Andando a caso consideravo girando per strade vuote che l'equilibrio si vede da sè, si avverte immediatamente.
Ecco, oggi ci ho pensato a questa cosa dell'equilibrio e no, io, Suppen, un equilibrio definito e definitivo proprio non ce l'ho.  E non lo voglio nemmeno. Preferisco fare dei piccoli passi ogni giorno per me stessa, in bilico tra cadute e ascese, piuttosto che seguire principi statici che mi ricordano più la monotonia che un ipotetico equilibrio.
E niente scuse condizionali, secondo me non c'è nulla di più squilibrato ed irrazionale che decidere a priori il rapporto con se stessi e con gli altri rinunciando alla possibilità di stupirsi ogni giorno.
Che tra la vita e il sonno e la luce e il buio, le dimissioni di un Papa, la pioggia di meteoriti e un asteroide, me lo dite come si fa a non credere alle sorprese della vita?

Zebra Crossing

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venerdì 15 febbraio 2013

la Domanda

- Mi fai una domanda che ci scrivo un post?
- La Domanda?
- Tu mi devi fare una domanda.
- No. La domanda è la Domanda?
- Riferito a?
- Alla Domanda. Mi hai chiesto di farti una domanda ed ho optato per quella più difficile.
- Tipo fatti una domanda e datti una risposta?
- Non così marzulliana, tipo la Domanda, quella di oggi, quale sarà? 
- Sempre facile e scontato tu, un po' come mangiare i lamponi quando nevica.

Che poi ormai mi sono abituata a questi strani dialoghi surreali del venerdì mattina, ci ho pensato alla Domanda, ma non è che sia riuscita a trovarla.
Niente Marzullo, niente perchè, mah o boh nella Domanda di oggi, solo voglia di tornare al parco, cercare la mitica vecchina e chiedere a lei la Domanda:
- La Domanda? Nessuna, i tuoi occhietti vispi non hanno proprio bisogno di chiedersi nulla oggi.
E lo ammetto, con questa non domanda i miei occhi sorridono ancora di più.
 

giovedì 14 febbraio 2013

forse sì

via fotoblur








Quando togliertelo dalla testa mai e non hai paura di perderti ad occhi chiusi nella nebbia con lui, quando impossibile non respirare abbracciati, chiederci un bacio e volerne altri cento, ecco, quando è così, forse sì.

You’ve Got The Love

via pictureperfectforyou

Sometimes I feel like throwing my hands up in the air
I know I can count on you
Sometimes I feel like saying “Lord I just don’t care”
But you’ve got the love I need To see me through
Sometimes it seems that the going is just too rough
And things go wrong no matter what I do
Now and then it seems that life is just too much
But you’ve got the love I need to see me through
When food is gone you are my daily meal
When friends are gone I know my savior’s love is real
Your love is real


mercoledì 13 febbraio 2013

Gabriele Basilico

           
  
"Con la fotografia non puoi giudicare il mondo, ma puoi fare una cosa molto più necessaria: misurarlo. Prendere le misure dei luoghi da noi creati è più importante, più urgente che guardarli"
                                                                                                                             Gabriele Basilico
           (e a me, lui, mancherà tanto, non solo come artista, ma proprio come persona)



 

martedì 12 febbraio 2013

Snowman

Magic night in Paris, photo by Antoine Schaetz

La vera follia è correre di notte mano nella mano con te nella neve, cadere, ridere, abbracciarsi e rotolarsi senza smettere di baciarsi o rendersi conto che l'unica cosa veramente fredda, in quel momento, è lo sguardo della gente che passa, guarda e non capisce?
Hey there's a Snowman. Hey, Hey what a Snowman.

lunedì 11 febbraio 2013

sotto la neve


"La prima neve dell'anno. E Non voleva fermarsi. La città era silenziosa. Non c'erano più domande. Solo quel mondo ovattato."

metti un Sanremo a cena

Perchè Sanremo è Sanremo, il Maestro è Vessicchio e la valletta almeno una gaffe su due canzoni la deve fare. E anche quelli che dicono che no, loro non lo guardano proprio e per carità non è possibile parlare solo del Festival, sotto sotto sanno sempre tutto.
E ieri sera, a cena, tra un discorso e l'altro, sono saltate fuori le canzoni più assurde dei vari Festival. Canzoni che hanno portato subito a stonare il ritornello, a ridere e a ricordare altre canzoni ancora più assurde. Canzoni che tutti i brontoloni più brontoloni, almeno ogni tanto dovrebbero "interpretare" ben bene per ridere un po'.
Eccone alcune, e lo so che una tira l'altra, l'importante è non vergognarsi mai.
 
 
"è la pioggia che scende dietro le tende la felicità"
 
"se cade il mondo, allora ci spostiamo"
  
"non fareh spegnereh ahah" 
 
"tu riri, tu riri, tu ririri" 
 
"non lasciarmi ho sbagliato voglio dire non amarmi"
 
"Attento che cadi" 
 
"Laura sta cantando storie di strani amori"
 
     Vai così, è una figata perché una storia così
non c'è mai stata"  
 
 
 
 
 

sabato 9 febbraio 2013

I'm lost

 

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I'm lost. Could you start again from the beginning?
 

venerdì 8 febbraio 2013

perchè?

- Mi fai una domanda che ci scrivo un post?
- Perchè?
- Perchè mi devi fare una domanda?
- No. La domanda è perchè?
- Riferito a?
- Alla domanda. Mi hai chiesto di farti una domanda ed ho optato per quella più scontata.
- Che in realtà è tutto tranne che scontata.
- Perchè?
- Perchè rispondere ad una domanda che non è una domanda specifica non è facile per niente.

Che poi, dopo questo dialogo un po' surreale di prima mattina, ci ho pensato al perchè, ma non è che sia riuscita a trovare una risposta. Perchè il destino? Perchè mah? Perchè che? Perchè adesso? Perchè poi? Perchè certe volte pensi, ti senti un frullato di fragole e non arrivi mai alla risposta?
Ma questa sera ho incontrato la mitica vecchina, regina incontrastata del parco, una che secondo me nasconde sotto al cappotto una sfera di cristallo. E dopo avermi detto che domenica nevicherà, sapendo quanto mi piaccia aspettare la neve, mi è proprio venuto da chiedere a lei perchè:
- Perchè generico? Perchè dietro quel perchè si nasconde quel sorriso lì.
E lo ammetto, con questa risposta, il mio sorriso è diventato molto più leggero.

mercoledì 6 febbraio 2013

Ciao sono IO ed è una settimana che non fumo

Ciao sono IO ed è una settmana che non fumo!
Ciao IO!
 
Premessa
Io non sono troppo normale, nel senso che capisco e faccio tutto al contrario e in un momento di completo caos e grossi cambiamenti ho deciso, giusto per essere coerente con me stessa, di iniziare dallo smettere di fumare. Non fa una piega, mi pare.
Mercoledì scorso, snobbando sia le tristissime sigarette elettroniche sia quelli che ne parlano come se fossero la soluzione a tutti i problemi del mondo, sono entrata in farmacia al grido di: "Cerotti! Ho bisogno di Cerotti, mi può dare quelli più forti che esistono per smettere di fumare?"
La farmacista, non fumatrice dalla nascita, ha iniziato a leggere tutti i pro e contro delle varie confezioni, ma mi ha ugualmente messo al tappeto con una semplice domanda: "Fuma più o meno di 10 sigarette al giorno?"
Ed io, a quel punto, ignorante come poche, ho dovuto ammetterlo che le sigarette non le fumavo da un po', ma che imperterrita le avevo sostituite con sigarini alla vaniglia, che non si aspirano come le sigarette, ma si fumano lo stesso. E nel silenzio ed imbarazzo generale sulla quantità di nicotina non riportata sopra la scatola dei miei sigarini vanigliosi, alla fine ho deciso io: 3 confezioni di Cerotti (3 fasi, una per ogni settimana) e chewing gum alla nicotina da tenere giusto giusto in caso di emergenza dopo le 3 fasi.
Ed ecco, fedelmente trascritto, il diario delirante della mia prima settimana incerottata.
 
giorno 1: Cerotto. Cicche. Cicche. Cicche. No, non cicche, che ricorda le sigarette, caramelle, orsetti gommosi, chewing gum, chewing gum, menta, più menta. Soprattutto dopo il caffè, tanta menta.
Sembro un colluttorio. Il momento più difficile è stato dopo pranzo, ma la difficoltà è stata brillantemente superata guardando video buffi e ballando Barry White in stile Ally Mc Beal. Per non vergognarsi mai.
 
giorno 2: Le gengive tornate rosa mi fanno sorridere soddisfatta, solo che è venerdì sera e mi rendo conto di annusare le nuvolette di fumo come farebbe il mio cane con una fiorentina. Canticchio da sola un cerotto si dondolava sopra il filo di una nuvoletta e ritenendo la sigaretta interessante corse a chiamare un altro cerotto. Il punto è che ne metterei otto di cerotti se potessi, ma meglio uno solo, perchè non so se sia colpa sua  o meno, non riesco a digerire nulla e sono letteralmente cappottatata.
 
giorno 3: ho la nausea tipo donna incinta (me la immagino così), nemmeno la mousse al cioccolato amara sono riuscita a mangiare e fortuna che smettere di fumare dovrebbe far ingrassare. Solo rucola e orsetti gommosi, datemi solo quelli. E via da me quelle sigarette elettroniche, via che se le vedo le calpesto!
 
giorno 4: ho fatto un incubo terribile, ma mi sono accorta solo alle quattro del pomeriggio di non essermi messa il cerotto, mi sembra un buon segno anti ansia.  Sorrisone (con denti, tra l'altro, già molto più bianchi).
 
giorno 5: nell'euforia del cambio cerotto canto senza rendermene conto nessuno mi può incerottare nemmeno tu, la sigaretta mi fa male lo so, se ho fumato una volta non fumo più.. (in realtà alla sera avrei barattato tutti i miei orsetti gommosi per un'annusatina di fumo, ma ho resistito.)
 
giorno 6: mi hanno detto che ho la pelle più luminosa. Gongolo. Sempre con 3 chewing gum in bocca, ma gongolo. Ho passato una serata a chiacchierare e lo ammetto, ho pensato a tutto tranne che alla sigaretta.
 
giorno 7: questa mattina ho avuto uno scambio di battute decisamente poco piacevole con un non fumatore. Mi fa sorridere e pensare che quello nervoso, acidello e bisognoso di caramelle ed orsetti gommosi sia lui. Sono pronta per la seconda fase.
 
(continua...)

martedì 5 febbraio 2013

chiunque

Chiunque: qualunque, qualsiasi persona, pronome indefinito, parola generica e del dazzo (la d è muta).
Ecco, nella malaugurata ipotesi che capiti anche a voi di essere definiti in questo modo, fate un respirone e concentratevi sui vostri pregi e difetti. Fate un rapido disegnino mentale della vostra personalità e buttatevi subito tutto alle spalle. Funziona, veramente.
Capirete in un attimo tutta l'inesattezza della definizione e vi verranno in mente persone che mai e poi mai potrebbero mettere in discussione la vostra unicità.  
E a me, Suppen, è venuta in mente anche questa canzone. Non ditelo qui, ma esistono dei Chiunque, per me, talmente unici, importanti e definiti da essere veramente insostituibili. Senza ombra di dubbio.


domenica 3 febbraio 2013

l'ombra della luce

La luce non ha forma, materia, spessore, non puoi afferrarla, ma non è vero che se la chiudi in un cassetto diventa ombra, se è vera luce rimane tale nella tua testa.
E vale anche per le persone. Alcune sono così buie e grigiastre da volerle sfumare e dimenticare il più presto possibile, altre talmente luminose che ti restano dentro anche la notte, quando il percorso si fa incerto e spesso regna la confusione.
Ed oggi, mentre camminavo nel sole per dimenticare l'ennesimo incubo, mi sono proprio venuti in mente questi stranissimi alieni, capaci nonostante le distanze o i cambiamenti di rassicurarti e difenderti dalle forze contrarie. E abbracciandoli fortissimo, ho pensato che non vorrei perderli per niente al mondo. E vada come vada non abbandonarmi mai...Non mi abbandonare mai!

Zebra Crossing

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photo by Christian Åslund via pinterest

sabato 2 febbraio 2013

Ernest Hyde

The Thorn
The Thorn, photo by Keren Segev


La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente fu proprio uno specchio
in un vagone che fuggiva veloce
afferrando e perdendo squarci di paesaggio.
Poi col tempo
grandi graffi s'incisero sopra lo specchio,
lasciando che il mondo esterno vi entrasse
e lasciando che vi affiorasse il mio io più segreto.
Poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con guadagni e perdite.
La mente vede il mondo come una cosa staccata,
e l’anima rende il mondo una cosa sola con se stessa.
Uno specchio graffiato non riflette immagini:
e questo è il silenzio della saggezza.



(Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River)